Archivi autore: admin_Torri

Guitar Crusher a Torri, estate 2012

Era un giorno d’estate del 2012 ed a Torri passava con Emiliano Degli Innocenti un cantante Blues Afroamericano che è stato ospite del Pistoia Blues Festival
Uno spettacolo assolutamente inatteso che ci è stato regalato dai 2 interpreti eccezionali…
Riprese improvvisate con una macchina fotografica digitale amatoriale…
Ma un bel ricordo…

“Sidney Selby conosciuto anche come “Bone Crusher” e “Guitar Crusher” è un vero bluesman. Nato nella ruale Hyde County (North Carolina) nel 1931 nel pieno periodo della depressione, durante la sua gioventù lavorò duramente nei campi di cotone ma tutte le domeniche abbandonava il lavoro per esercitare la sua meravigliosa e ricca voce di baritono nella chiesa MT Pilgim Baptist, continuando nella tradizione che diede notorietà ad una intera generazione di cantanti blues della sua zona.
Si trasferì a New York negli anni ’50 dove trovò lavoro e ancora una volta entrò a far parte del coro della chiesa.
Ciò nonostante, incoraggiato dai suoi amici formò presto una propria band, i “Midnight Rockers” ed iniziò subito ad attirare un largo seguito. Selby fu ingaggiato dalla Columbia Records con la quale rimase sotto contratto fino al 1970, quando in America iniziò il blues e soul erano in declino.
Nefli anni ’80 “Guitar Crusher” si traferì in Europa in luoghi dove il blues era invece in affermazione.
Il suo potere vocale paralizzante gli ha fatto guadagnare la reputazione della “Grande voce di New York” come capofila del circuito blues europeo .”

Torri, 4 agosto 1996: Rievocazione dell’insediamento del Podestà di Torri e Corteggio storico( A.D. 22 settembre 1319)



La cerimonia rievoca un avvenimento storico del Medioevo e cioè quando il Comune di Pistoia riscattò i castelli di Torri, Monticelli, Treppio e Fossato, dai diritti feudali della famiglia
degli Alberti.
Il 22 settembre del 1319 la delegazione inviata dal Comune di Pistoia e composta da ser Francesco (vassallo di ser Pino della Tosa, vicario regio della città di Pistoia), dagli anziani del Comune e del Popolo ser Lapo Meglini e ser Meo Lippi Mule e dagli uomini «saggi e prudenti», deputati dal Comune di Pistoia, ser Cino de’ Sinibuldi, ser Ettolo de Taviani, ser Piero di Raynuccio, ser Andrea de’ Rossi, ser Lapo di Sozzofante e ser Bonifazio de’ Riccardi, prese possesso del castello di Torri ponendo delle guardie nella torre.
Erano presenti i conti Guglielmo (del fu Alessandro) e Contino (figlio di Nerone) degli Alberti con i loro vassalli Netto (del fu Giovanni), Franco (del fu Bonaccurso). Tojo (del fu Bonaventura), Vannuccio (del fu Giovanni), Feduccio (del fu Parentino) e Chele (del fu Jacopo), tutti di Vernio.
Fungevano da testimoni Lapo di Tolomeo, Forese Barontini, Andruccio di Pace detto Testa e Satignano, «famiglio» di ser Pino della Tosa”.
Era presente, inoltre, il notaio Barone (del fu Orlando) che aveva il compito di redigere i vari atti.

Bonifazio de’ Riccardi, a nome del Comune di Pistoia, pagò cinquecento fiorini d’oro (e altre più piccole somme) per risarcire i conti Alberti delle spese da loro sostenute per la manutenzione del
castello di Torri e delle altre fortificazioni di Treppio e Fossato.

Ser Francesco, ser Lapo Meglini e ser Meo Lippi Mule insediarono, quindi, ser Bartolomeo de’ Tebertelli in qualità di podestà di Torri, Treppio e Fossato e ser Mone Bindi come suo notaio e
consegnarono loro quattro palvesi nuovi, quattro balestre nuove e quattrocento frecce nuove, insieme alle chiavi del castello.

Diretta su Radio Attiva ( web) per parlare di Torri e della “ripartenza” per la prossima estate….

In diretta da Torri Alberto Pucci ci racconta la storia di Torri, Franco Matteoni ci descrive le attività della Associazione per lo SViluppo Turistico di Torri dalla nascita come Comitato negli anni 70 ad oggi e Alfredo Gioffredi ci intrattiene con brani dal vivo…
Luigi Bonafede illustra il sito della associazione…
Dalla Regia Vox e Alessio Innocenti , il Raccontatore…
Un po’ più di un’ora per conoscere un po Torri e poi prepararsi ad approfondire venendo di persona…. non come visitatori, ma OSPITI!
Buona Visione!!!

https://www.facebook.com/poweredbyRAN/videos/492026662117032/

La “satira di Peppetto” e “L’indovinello”

di Luca Guerriero

Il primo documento è una « satira » scritta da Giuseppe Matteoni, nonno di mio nonno Diletto Matteoni da Casantonio.

Giuseppe Matteoni, nato probabilmente tra il 1855-1865, concorreva alla carica di consigliere comunale insieme al nonno di Don Anselmo della Ciliegia, di nome Peppe d’Anselmo.

Questo mio antenato abitava nel gruppo di case Matteoni a Casantonio.
Le mie fonti mi dicono che Giuseppe, detto Peppetto (i Matteoni di Casantonio erano tutti piccoli), era soprannominato « il poetino », per le ragioni che potete immaginare. Come mestiere faceva il falegname o più precisamente il bottaio (la botte e i tini erano fabbricazioni tipiche delle nostre montagne).
La sua bottega era situata nell’attuale cucina e dove c’é ora il camino c’era una larga porta.

Don Anselmo, deceduto circa 15-20 anni or sono, faceva parte di una famiglia della Ciliegia tradizionalemente legata alla Chiesa quindi, all’epoca di suo nonno, una famiglia agiata rispetto ai semplici boscaioli.

Fu eletto Peppe d’Anselmo e a Peppetto non rimase altro che mettere in strofe il suo disappunto :

Quando fiocca la neve di gennaio

Che al Casone serra la via

Non darete la colpa a Tizio e a Caio

Come solea fare Gianni e Isaia *

Ma se un bastone prendesse il fornaio

E pretendesse di mandarvi via

Fate ricorso al vostro consigliere

Che é ricco da darvi da mangiare e bere

……………… (ci sono almeno altre due rime che non conosco)

……………….

E con la faccia sua severa e scura

Sembra Melek nell’infame guerra.

*Gianni e Isaia erano due fratelli della nonna di Giusto Biolchi, il nonno di mia moglie Veronica Biolchi.

Le mie due fonti sono orali, si tratta di mio nonno Matteoni Diletto e di Giusto Biolchi.

Le due fonti dicono la stessa cosa quindi, come direbbe uno storico, sembrano attendibili.

Sono sempre stato appassionato di Torri e del suo passato ed ho sempre amato parlare con i vecchi di Torri e specialmente con questi miei nonni.

La satira mi è stata detta oralmente e è stato un piacere impararla a memoria, soprattutto se scritta da un antenato.
Ora, dopo 4 generazioni, essa ricompare per scritto, anche se menomata.

***

Il secondo documento riguarda una poesia sotto forma d’indovinello. Se la poesia del mio antenato è sicuramente inedita questa è probabilmente conosciuta.
Me la recitò e scrisse  Biolchi Giusto, nato a Torri il 7 aprile 1901 e morto in Francia nel 1996, dotato di molta memoria e di altrettanta saggezza.

Dotato di buona memoria e di una bella voce, in gioventù Giusto cantava di poesia, come si usava fare ai suoi tempi durante il lavoro nei boschi, intorno ai fuochi nei seccatoi in autunno e in tutte le occasioni di ritrovo. Un’usanza morta con i tempi.

Giusto ha lasciato scritte le poesie cantate da giovane, molte delle quali sono conosciute :

  • L’orrendo delitto di Rubine e Argia
  • I dieci comandamenti
  • Il contadino e il fiorentino
  • L’indovinello

Ques’ultima, l’Indovinello, forse non è poi così conosciuta e mi sono proposto di riscriverla :

Dimmi da dove venne il primo uccello

Dimmi da dove venne il pappagallo

Dimmi chi insanguino il primo coltello

Dimmi chi commise il primo fallo

               Dimmi chi domò il primo vitello

               Dimmi chi cavalcò il primo cavallo

               Dimmi chi portò la prima soma

               Dimmi chi pose il primo sasso in Roma.

Dalla Sardegna venne il primo uccello

Dall’Egitto venne il pappagallo

Caino insanguino il primo coltello

Adamo commise il primo fallo

               San Crespino domò il primo vitello

               San Giorgio cavalcò il primo cavallo

               Il ciuco la portò la prima soma

               E Romolo e Remo fabbricarono Roma.