di Alessandro Ancarani
Dalla metà degli anni ’90 la NIVA è stata dotata di iniezione elettronica per poter gestire le emissioni e rientrare nei parametri ammessi dalla legge per essere omologata.
All’inizio l’iniezione era Single Point poi dal 2002 è diventata Multi Point che si è mantenuta fino ai giorni nostri.
Questi due tipi di iniezione associate ad un sistema elettronico di gestione permette alla NIVA di poter essere dotata di catalizzatore.
Giusto per ricordare brevemente, l’iniezione Single Point(Spi) vuol dire che c’è un solo iniettore per tutti i cilindri, e si trova al posto del vecchio carburatore.
La Multi Point(Mpi) invece ha un iniettore per ogni singolo cilindro e si trovano a ridosso della testata.
L’elettronica di gestione è diversa tra la Spi e Mpi.
La Spi monta una centralina di derivazione GM mentre la Mpi ne ha una di origine BOSCH.
Perchè questo bisogno di elettronica?
Perchè il catalizzatore, per funzionare al meglio, ha bisogno di una gestione della miscela aria/benzina e conseguenti gas di scarico molto precisa, al di fuori delle capacità di un normale carburatore.
Questa elettronica ha sempre spaventato l’utente NIVA che ha sempre temuto il peggio.
Dove posso trovare un meccanico che capisca questa elettronica? Avrà il computer adatto alla diagnosi?
Niente paura, e vediamo perchè.
Nelle vetture moderne esistono in genere due tipi di elettronica, l’elettronica che gestisce il sistema di iniezione e di conseguenza il sistema antiinquinamento e l’elettronica che gestisce tutto il resto(servosterzo elettrico, ABS, EBD, etc etc)
Di queste due elettroniche la NIVA(fino alle ultime versioni M) possiede solo quella di gestione del motore, non avendo servosterzo elettrico ma idraulico e, fino alle ultime M, neanche l’ABS etc etc.
L’elettronica di gestione generale della vettura, diciamo cosi’, è proprietaria, ovvero ogni marca ed ogni modello ha un sistema specifico accessibile solo al suo particolare strumento e software.
Discorso completamente diverso per quanto riguarda la gestione motore.
All’inizio ogni vettura poteva essere diagnosticata solo con il suo strumento(diagnostica OBD ovvero On Board Diagnostic) poi è stato adottato, per ovvia semplificazione, il protocollo universale valevole per tutti (diagnostica OBDII ovvero On Board Diagnostic type second, cioè di tipo 2, quei due II non sono due i ma il numero romano 2).
La niva Spi, purtroppo, è di tipo OBD. Ovvero ha una sua diagnostica specifica accessibile con il suo strumento Lada o altri software adattati specificamente per lei.
La niva Mpi invece rientra nello standard OBDII per cui è accessibile da qualsiasi strumento che rispetti lo standard OBDII.
Per cui chi possiede una Mpi non deve più temere di non riuscire a leggere la propria vettura e fare diagnosi in maniera abbastanza soddisfacente.
In pratica la Mpi essendo compatibile OBDII può ESSERE LETTA DA QUALSIASI STRUMENTO DI QUALSIASI MARCA E TIPO A QUALSIASI LATITUDINE , DAL DESERTO DEL SAHARA AL CENTRO DI NEW YORK, BASTA CHE LO STRUMENTO SIA COMPATIBILE OBDII.
Quali sono gli strumenti diagnostici compatibili OBDII?
La risposta è semplice: TUTTI.
Qualsiasi concessionaria di qualsiasi marca ha uno strumento diagnostico che oltre a fare le diagnosi dei componenti specifici per quella marca e modello ha lo strumento OBDII.
Lo standard OBDII è uguale nel 99,999% delle vetture oggi prodotte.
Anche le spine diagnostiche sono tutte uguali, anzi è di un tipo solo per tutte le vetture, come pure la localizzazione che deve essere nel vano di guida(non importa se in alto o in basso, ma non sicuramente nel vano motore o nei posti posteriori o nel portabagagli).
Cosa mi permette di leggere la diagnostica OBDII?
In primo luogo legge il sistema antiinquinamento, ovvero se il sistema che riduce le emissioni funziona bene, in secondo luogo molti parametri del motore(quasi tutti)che servono anche per controllare il sistema antiinquinamento.
Se il sistema antiinquinamento non funziona bene si accende la famigerata spia gialla a forma di motore sul cruscotto.
Perchè famigerata? Perchè è la causa di chiamate disperate in officina di persone che chiedono aiuto perchè sono ferme in mezzo alla strada causa accensione spia motore(che per inteso si chiama in gergo tecnico MIL ovvero Malfunction Indicator Lamp).
La lampada è di colore giallo e questo dice tutto. Per convenzione internazionale le luci gialle sono di avvertimento a differenza delle verdi e blu che sono di segnalazione e quelle rosse di arresto. Un po’ come l’indicatore di riserva carburante, quando si accende non è che ci si deve per forza fermare dove ci si trova, si deve però sapere che bisogna provvedere abbastanza velocemente al rifornimento. Se si accende una spia rossa, come quella dell’olio, bisogna fermarsi immediatamente pena gravi danni al motore. Quindi se si accende la spia MIL(in assenza di malfunzionamenti gravi come la macchina che strattona o perde vistosamente di potenza) si può procedere tranquillamente senza bisogno di fermarsi, ricordandosi però di rivolgersi in tempi medio brevi ad una officina. Se, per puro esempio, si accende alle 10 di sera al ritorno da una cena e si è a 10 Km da casa si può comunque rientrare al domicilio senza chiamare il carroattrezzi e rinviare al giorno dopo la visita in officina. Al massimo si inquinerà un po’ di più, ma neanchè poi più di tanto, sicuramente meno di una vettura non catalizzata.
La diagnostica OBDII non solo avverte di un problema di inquinamento ma cerca, nel limite del possibile, di dare indicazioni su cosa guardare per eliminare il guasto. Esempio: si accende la spia MIL, si attacca lo scanner OBDII e si legge l’errore P0102 (“Mass Air Flow, Signal Low” ovvero segnale basso del sensore massa aria). E’ evidente che c’è un problema nel sensore massa aria che restituisce un valore troppo basso(forse perchè sporco?)e quindi è inutile andare a guardare il cavo della candela del cilindro 1 o la pompa del carburante.
Non sempre la diagnosi è precisa ma comunque aiuta a circoscrivere la zona di intervento senza dover per forza smontare tutta la vettura.
La diagnostica OBDII permette di vedere anche molti parametri del motore con una precisione molto superiore agli strumenti sul cruscotto(che nella niva danno indicazioni moooolto di massima).
Nella parte dedicata alla misura dei parametri, per esempio, si può vedere come varia la temperatura del motore con la precisione del grado centigrado quando sul cruscotto il grado di precisione è di dieci gradi almeno e l’indicazione spesso si riduce a motore caldo e motore freddo.
Insomma la preoccupante diagnostica OBDII non è poi così terribile, anzi può aiutare a vivere meglio con la propria vettura.
Per usare una vecchia frase di Giulio Andreotti che sosteneva che “il potere logora chi non cel’ha” si può ben dire che “l’OBDII logora chi non ce l’ha”.
In sintesi ricordiamo:
* l’OBDII è un protocollo universale di diagnosi del sistema antiinquinamento
* qualsiasi strumento OBDII legge qualsiasi vettura OBDII (quindi anche la NIVA dalla euro 3 in poi)
* la presa di diagnosi è uguale per tutti e si trova nel vano del posto di guida
* l’accensione della spia gialla a forma di motore sul cruscotto indica un malfunzionamento nel sistema antiinquinamento
* non è necessario l’imperativo arresto del mezzo se la spia MIL si accende
* la diagnosi OBDII da indicazioni sul possibile guasto
* la diagnosi OBDII permette di misurare molti parametri del motore
BUONA OBDII A TUTTI!!
Questa è la tabella specifica della NIVA EURO3 con gli introvabili codici P1XXX, ma dovrebbe andare bene al 99.9% anche per le altre niva
di Alessandro Ancarani