Una buona massa

di : Riccardo Altamura

 

Sulla Niva molti problemi elettrici (e non solo) possono essere causati principalmente dal contatto della massa che non è ottimale, vuoi per ossidazione del punto di contatto sulla carrozzeria o per gli stessi spinotti (quelli originali di serie) di contatto ad occhiello che sono di  scarsa qualità.

Per prima cosa sarebbe meglio sostituire questi spinotti, uno ad uno, con altri analoghi, ma ovviamente di migliore fattura; ce ne sono diversi sparsi qua e là, la maggior parte si trovano nel cofano motore, ma altri sono anche nascosti sotto le coperture in plastica degli interni, è un pò come fare una sorta di caccia al tesoro…

Un’altra ottima soluzione per garantire alla vostra Niva una buona massa sulla carrozzeria è quella di far partire dal negativo del morsetto della batteria due cavi di generoso spessore, uno in parallelo a quello già esistente che è subito in prossimità della batteria stessa (vedi figura 1) ed un altro che, sempre dal morsetto del negativo, si collega al motore, nello specifico su un sostegno vicino al collettore di aspirazione (vedi figura 2).

Fig.2 : Cavo a massa da 5mm. messo in aggiunta a quello di serie, in prossimità della batteria
Fig.1 : Cavo a massa da 5mm. messo in aggiunta a quello di serie, in prossimità della batteria
Cavo autocostruito a massa collegato in prossimità del collettore di aspirazione
Fig.2: Cavo autocostruito a massa collegato in prossimità del collettore di aspirazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ buona regola sapere che in un cavo elettrico maggiore è la sua sezione (inteso come diametro), migliore sarà la sua conducibilità elettrica ed avrà anche una minore dispersione, ma anche costi molto alti.

Se a casa avete un pezzo di filo del tipo classico tripolare, con sezione standard da 1 mm. per filo, vi suggerisco un modo per farvi da soli un ottimo cavo, paragonabile ad uno singolo con sezione da 6 mm.

Di seguito la spiegazione sotto forma di immagini…

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Sedile: smontaggio e allineamento.

di : Riccardo Altamura

Come si sa, l’assemblaggio della Niva lascia alquanto a desiderare, non fanno eccezione anche i sedili, dove molto spesso le guide di scorrimento risultano non in asse, creando per questo dei contatti quando lo stesso sedile si trova a fondo corsa,  o con il tunnel centrale o con la portiera.

Per ovviare a questo inconveniente è sufficiente registrare le viti che bloccano i binari dei sedili al supporto posto sul pavimento dell’auto. Questa registrazione è possibile grazie al fatto che i fori dei binari posteriori, ancorati al sedile,  sono asolati (vedi figure 1 e 2), permettendo per questo una piccola oscillazione, sufficiente per eseguire un giusto allineamento.

Fig.2 : Foro asolato posto sul binario del sedile
Fig.2 : vista da sotto del foro asolato posto sul binario del sedile
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Fig. 1 : vista del foro asolato del binario del sedile

Il sedile è tenuto bloccato al pavimento attraverso le 4 viti a testa esagonale che si vedono in testa ad ogni fondo corsa del binario (vedi fig. 3); svitando completamente le stesse viti, utilizzando una chiave a cricchetto a tubo dell’ 8, è possibile rimuovere facilmente l’intero sedile (vedi fig. 4).

Fig.4: chiave a cricchetto e le 4 viti smontate
Fig.4: chiave a cricchetto e le 4 viti smontate
Fig.3: vite da 8 che ancora il sedile al pavimento
Fig.3: vite da 8 che ancora il sedile al pavimento

Quindi, per concludere, se vogliamo registrare il sedile, basterà allentare le 4 viti (senza toglierle) e, muovendo con le mani il sedile, si fa in modo che quest’ultimo si stabilizzi in una posizione corretta ed allineata con lo scorrimento sui binari.

Se invece volessimo asportare completamente il sedile dalla sua sede, è sufficiente togliere completamente le 4 viti.

Come sollevare la Niva in tutta sicurezza

di : Angelo Sitara

 

Introduzione

Chi vuole cimentarsi nel fare da se le manutenzioni sulla propria Niva, si trova ben presto ad affrontare il problema di come sollevarla, quali mezzi usare e quali sono i punti di ancoraggio più stabili e sicuri.

Come tutti sappiamo, il cric dato in dotazione è molto rudimentale, instabile ed inaffidabile, soprattutto sotto il punto di vista della sicurezza; serve giusto per gli interventi di emergenza e nulla di più.

Per questo è meglio affidarsi all’utilizzo di supporti meccanici le cui caratteristiche permettono di eseguire tutti i principali lavori di manutenzione sulla nostra Niva in piena sicurezza.

 

La scelta del cric e dei cavalletti

Sollevare la Niva è un’operazione sostanzialmente semplice, ma è importante eseguirla in modo corretto e dotandosi di mezzi adeguati.

Primo fra tutti il sollevatore idraulico (più comunemente chiamato cric), questo dev’essere del tipo a carrello (vedi figura 1) e, quando è completamente abbassato, la sua altezza deve essere tale che il cilindro sollevatore di contatto dello stesso cric passi, senza toccare, sotto il piatto porta molla, relativo ai bracci sia della sospensione anteriore che di quella posteriore.

Fig.1: sollevatore idraulico montato e con braccio alzato
Fig.1: sollevatore idraulico montato e con  braccio alzato

Essendo la Niva un’auto relativamente alta  da terra, bisogna che il  cric abbia  un’escursione di sollevamento che arrivi ad  un altezza  massima di almeno 54cm. –  60cm. ed abbia una portata minima di  almeno 20 quintali, se è di più meglio  ancora.

In aggiunta al cric, per eseguire delle  importanti manutenzioni sotto  la Niva, è  bene dotarsi anche di 4 cavalletti, questi devono essere  possibilmente del tipo a cremagliera (vedi figura 2) con portata massima di almeno 6 tonnellate (che è quasi 5 volte il peso della Niva), devono avere un’altezza minima di 40cm. ed arrivare ad un’altezza massima intorno ai 60cm.

Fig.2 : Cavalletti di sostegno a cremagliera
Fig.2 : Cavalletti di sostegno a cremagliera

I cavalletti a cremagliera sono preferibili, rispetto a quelli con alzata manuale e bloccaccio fatto attraverso lo spinotto nei fori, perché permettono frazioni di regolazione più selettive e sono muniti comunque dello spinotto di sicurezza.

 

La posizione corretta e l’ordine di operazione

Come abbiamo già detto, il cric serve per sollevare una parte della vettura, permettendo di volta in volta di alzare ogni singola ruota staccandola da terra.

Il modo corretto per eseguire questa operazione è quello di puntare il cilindro di sollevamento del cric sotto il piatto portamolla, questo sia per quanto riguarda la zona anteriore che posteriore (vedi indicazione n. 2 della figura).

E’ buona regola interporre tra il cilindro sollevatore del cric ed il piatto portamolla una tavoletta di legno di almeno 3cm. di spessore, questo , oltre a dare maggiore superficie di appoggio al cilindro del cric, fornisce un supporto più stabile all’azione di sollevamento.

Il cric da solo, quindi ha la funzione di sollevare ogni singola ruota, permettendo così operazioni semplici come la sostituzione di uno pneumatico, oppure delle pastiglie dei freni, ma se bisogna eseguire delle operazioni meccaniche più importanti e/o operare sotto l’ auto, allora è necessario sollevarla completamente da terra e questo lo si fa utilizzando i 4 cavalletti.

Vediamo adesso come fare per eseguire questa operazione in modo corretto e senza rischi sia per voi che per la vostra Niva.

Per prima cosa è importante sapere che se si vuole alzare la Niva su tutti e 4 i cavalletti portandola così all’altezza massima (che abbiamo visto essere di circa 60cm.) è buona regola andare per gradi, alzandola un po’ alla volta, diciamo non più di 5 – 10 cm. per volta, questo per non creare troppo sbilanciamento nella fase di posizionamento alterno degli stessi cric/cavalletti.

Ogni singolo cavalletto va posizionato sotto l’attacco predisposto per l’innesto del cric fornito di serie della Niva (vedi indicazione n.1 della figura). Per cui per mettere un cavalletto, per esempio nella parte anteriore sinistra, sotto il lato guida, bisogna per prima cosa posizionare il cric sotto il piatto molla della sospensione anteriore sinistra, azionare il cric pompando olio e, una volta raggiunta l’altezza desiderata, si inserisce il cavalletto sotto il longherone in corrispondenza dell’innesto del cric anteriore sinistro.

Punti di ancoraggio dei cavalletti (1) e del sollevatore idraulico (2)
Punti di ancoraggio dei cavalletti (1) e del sollevatore idraulico (2)

Una volta che il cavalletto è nella giusta posizione, a pochi millimetri dal punto di contatto , si fa scendere lentamente il cric, scaricandone la pompa, in modo che il longherone si appoggerà al cavalletto stesso.

Altra cosa importantissima da tenere sempre presente è quella che, se si vuole alzare la Niva su tutti e 4 i cavalletti, bisogna seguire una sequenza corretta, in modo da evitare spiacevoli conseguenze; quindi bisogna per primo sollevare la ruota anteriore sinistra (lato guida), poi la ruota posteriore sinistra (lato passeggero dietro il guidatore), di seguito la ruota anteriore destra (lato passeggero) e per finire quella posteriore destra.

Ricordarsi sempre di alzare la macchina per gradi, un po’ alla volta, in modo da evitare che l’auto stessa si ribalti su un fianco…

Una nota importante: alcuni meccanici, o pseudo tali, asseriscono che un auto si può sollevare agendo anche sulla boccia del differenziale (solitamente lo fanno sul differenziale posteriore della Niva), questa manovra può andare bene per veloci manutenzioni, ma data la non omogeneità della stessa scatola del differenziale, sarebbe preferibile evitare di agire su questo organo, perché una eventuale vibrazione potrebbe far scivolare il cric, causando così danni.

 

Altri attrezzi utili

Se proprio vogliamo completare il corredo attrezzi per un perfetto lavoro, sarebbe bene procurarsi anche un carrello sotto auto, ergonomico e dotato di ruote per entrare ed uscire agilmente da sotto l’auto. (vedi figura 3)

E per finire, un altro attrezzo utilissimo per tenere fermi organi meccanici che si vogliono scollegare (come per esempio cambio, riduttore, piastre di protezione, etc…) è utile acquistare un “piccolo” sollevatore idraulico per moto. (vedi figura 4).

Quest’ultimo lo si può trovare a meno di 100 euro, anche nei centri commerciali; mentre per quanto riguarda il cric ed i cavalletti è buona regola acquistarli di ottima qualità, senza andare troppo al risparmio.

Fig.3 : Carrello sotto auto ergonomico con ruote
Fig.3 : Carrello sotto auto ergonomico con ruote
Fig.4 : Sollevatore idraulico per moto
Fig.4 : Sollevatore idraulico per moto

Prime immagine della nuova Lada 4×4 – 2017

di : Riccardo Altamura

In attesa di vedere il restyling dell’ attuale modello Lada 4×4 (denominato M2 – vedi http://nivaforever.wordpress.com/2014/01/03/nuovo-restyling-niva-4×4-m2/) che dovrebbe essere presentato già alla fine di quest’anno in occasione del salone automobilistico di Mosca, sono già sul tavolo degli ingegneri della Lada i nuovi disegni che, con molta probabilità, raffigurano quella che sarà la nuova Lada 4×4 che verrà presentata nel 2017 e commercializzata nell’anno successivo.

nuova lada 4x4 2017 - 2

nuova lada 4x4 2017 - 3

Per il momento non si hanno ancora molte informazioni a riguardo, di sicuro c’è solo che, per quanto riguarda la parte meccanica, il vecchio motore 1.7 sarà completamente abbandonato (ma questo già a partire dal prossimo restyling) e la trasmissione, oltre che abbinata ad un cambio meccanico, potrebbe essere dotata anche di un automatico.

 

La carrozzeria dovrebbe riprendere i canoni stilistici attuali, ovviamente in chiave più moderna, restando comunque fedele alla linea che l’ha resa famosa ed inconfondibile in tutti questi anni.

A leggere le misure del progetto si nota un nuova lada 4x4 2017 - 4aumento delle quote in generale, facendo intuire un beneficio significativo nell’abitabilità, un pò meno nelle misure relative all’off road, soprattutto nell’angolo di attacco; sorprendono invece quei 280 mm. indicati come altezza minima da terra, valore ben al di sopra della media degli attuali fuoristrada.

Anche se è ancora presto per fare oggettive conclusioni, fa piacere osservare come la futura Lada 4×4 resti sempre fedele alla sua architettura di auto nata per l’off road e lontana dai moderni SUV, con grande soddisfazione per tutti gli estimatori della Niva che ci sono in tutto il mondo.

Ci sentiamo presto per le prossime news…

Fonte : http://probeg.com/2014/novaya-lada-4×4-2017-niva-budet-trexdverkoj-pervoe-izobrazhenie-super-podrobnosti/

Nuovo restyling Niva 4X4 M2

di : Riccardo Altamura

Come già ricordato nel precedente articolo apparso su questo sito (vedi: http://nivaforever.wordpress.com/2013/10/14/nuova-lada-4x4m-2015/), l’attuale Lada 4X4M sarà oggetto, tra il 2014 e l’anno successivo, di un appropriato restyling che riguarderà non solo l’aspetto puramente estetico, ma soprattutto sotto quello tecnico.

Gira ormai da qualche giorno la voce, peraltro sempre più affermata, che tra i vari interventi tecnici ci sarà anche quello di sostituire l’attuale motore di 1.700c.c. e 83CV di potenza, con una “nuova” unità sempre a benzina, ma con cilindrata di 1.600c.c., a 16 valvole e potenza compresa tra i 90 e i 100Cv, proveniente con molta probabilità dalla casa Renault.

Questa scelta è stata dettata principalmente per due ragioni; la prima per cercare di mantenere in vita l’attuale modello fino al 2017, anno in cui uscirà un nuovo modello Lada 4X4, e secondo per riuscire a contrastare le restrittive normative antinquinamento, classificate come Euro 6, che di fatto entreranno in vigore da settembre 2014.

Il motore avrà una disposizione trasversale (ora è longitudinale), con la conseguente ridistribuzione di tutta la parte relativa alla trasmissione, con la sostituzione di tutti i giunti ed aggiornamento dello sterzo (con un nuovo tipo di cremagliera) , modifiche saranno apportate anche al reparto sospensioni, freni e cambio.

E’ già in fase di sviluppo avanzato il nuovo tipo di trasmissione che permetterà di accogliere la disposizione trasversale del motore, mantenendo ferme le caratteristiche tecniche relative al blocco del differenziale e delle ridotte, ragruppando il tutto in un unico organo meccanico.

Nuovo sistema di trasmissione Lada 4X4M
Schema del nuovo sistema di trasmissione della Lada 4X4M per accogliere la disposizione trasversale del nuovo motore 1,6

Questo restyling porterà anche al  miglioramento della qualità della vita a  bordo, tra questi ci saranno gli alzacristalli  elettrici, gli specchietti retrovisori a  regolazione elettrica e riscaldabili, una  migliore insonorizzazione dell’abitacolo ed  un nuovo climatizzatore, studiato  appositamente per questa unità.

Questa “nuova” Lada 4X4 prenderà la  denominazione M2; da notare che sia  Renault che Nissan (che a breve saranno soci maggioritari del gruppo AvtoVaz) non vedono di buon occhio questa strategia commerciale, in cui Lada persevera con nuovi aggiornamenti del vecchio modello Niva 4X4.

Purtroppo, per loro, i numeri di vendita sono tali che non possono che accettare a malincuore tale decisione, vedremo come si evolveranno questi contrasti interni, anche perchè si parla già di un futuro ulteriore aggiornamento definito M3, ma che, con molta probabilità, non vedrà mai la sua realizzazione, forse…

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Fonte :

http://avtosreda.ru/news-common/2013/12/lada-4h4-poluchit-novii-motor-i-kondicioner.html

http://rusautomobile.ru/syzhety/potok-dannih/sobitie-dnya/637-niva-m-2-5

http://niism.bmstu.ru/otdelyi-nii-sm/sm3-2/Niva-3

Angolo di campanatura (Camber): cos’è, come e quando regolarlo.

 

Guardando il veicolo frontalmente la campanatura è l’angolo compreso tra la verticale ed il piano di mezzeria della ruota, vale a dire l’inclinazione delle ruote (Fig. 1). Una campanatura positiva o negativa eccessiva aumenta il consumo del battistrada all’esterno o all’interno del pneumatico. Modificare di tale angolo implica variare la posizione della ruota rispetto al piano di contatto (strada) in modo che, quando la vettura si trova in condizioni di trasferimento di carico (accelerazione laterale mentre si percorre una curva), l’inclinazione del mezzo porti il piano di contatto della ruota ad essere il più possibile parallelo alla strada, in modo da permettere al pneumatico di offrire la massima superficie di appoggio in tale situazione, dunque massima aderenza.

I valori della campanatura erano un tempo importanti,  causa del profilo della strada (carreggiata bombata) e della tecnologia di quell’epoca (cerchi senza scarto ed assi di perni di fusi verticali). Al giorno d’oggi, questo valore è molto prossimo allo 0, posizione ideale per ottenere un usura minima dei pneumatici. Al contrario, sui treni posteriori si trova frequentemente una campanatura negativa importante che ha lo scopo di migliorare la stabilità del veicolo. Un angolo negativo è necessario perché, quando la vettura percorre una curva, il telaio s’inclina tendendo così ad aumentare il grado di campanatura stesso: in questo modo se l’angolo non fosse leggermente negativo, il pneumatico toccherebbe terra solamente con la parte esterna, con riduzione della trazione. Dato che il Grip di un pneumatico aumenta al crescere della sua superficie d’appoggio col terreno, la situazione ideale si otterrebbe se la gomma stessa rimanesse sempre perpendicolare al terreno senza deformarsi in presenza di elevati carichi laterali ma normalmente non è così e bisogna quindi cercare un giusto compromesso.

 

Fig.2 : Campanatura positiva

Fig.3 : Campanatura negativa

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Se si desidera la massima trazione in accelerazione ed in frenata (in rettilineo), bisogna impostare la campanatura a 0°.

Se invece si desidera la massima tenuta in curva, bisogna impostare la campanatura su un valore negativo di qualche grado, in funzione della rigidità della sospensione e della durezza della mescola del pneumatico; non è possibile, quindi, ottimizzare entrambe le situazioni. Se possibile, in relazione alla velocità di percorrenza delle curve; nelle curve veloci è necessario un angolo di Camber alto (2-3) gradi mentre nelle curve lente è meglio diminuirlo per aumentare l’aderenza dell’asse. Ricordiamo però che una campanatura esagerata su un pneumatico avrà l’effetto di creare un effetto di conicità che farà tirare il veicolo verso :

– l’esterno nel caso di una campanatura positiva esagerata (Fig.4).

– l’interno nel caso di una campanatura negativa esagerata.

Il modo più semplice è regolare la campanatura in modo che il copertone si consumi in modo uniforme su tutta la larghezza del battistrada, in modo tale che ogni punto delle gomma venga utilizzato al massimo. Una macchina con sospensioni molto morbide richiede un angolo di camber negativo più accentuato, di una con sospensioni molto rigide. Cosa comporta una campanatura sbagliata? Provocherà un’usura anormale ripartita uniformemente su un solo lato del battistrada (Fig.5).

 

Articolo estratto da : www.gommeblog.it/tecnica/593/angolo-di-campanatura-camber-cosa-e-come-e-quando-regolarlo/

Fonte: Publitest

Consigli utili per un buon trattamento antiruggine

di : Angelo Sitara (Naniva)

 

Introduzione

Chi possiede una Niva, soprattutto quelle un po’ datate, fra i vari problemi, ha dovuto sicuramente affrontare anche quello della formazione di ruggine in vari parti, sia sulla carrozzeria che sul telaio.

Purtroppo questa è una “caratteristica” che è quasi parte integrante nella costituzione (o mal costruzione, a seconda di come la si vuole vedere) della Niva; oggi in parte superata nei nuovi modelli, caratterizzati da un trattamento anticorrosivo e di verniciatura più curato e di diversa formula.

Per limitare al massimo questo annoso problema della formazione di ruggine, vi suggerisco di operare come segue e vedrete che la vostra amata “bestiaccia” manterrà una carrozzeria perfetta per molti anni.

Un mio consiglio è quello di usare sempre buoni prodotti di marca, non lesinate sul prezzo perché un prodotto scadente ed economico darà risultati scadenti.

 

Riparare piccole parti arrugginite

Per prima cosa, pulite bene la parte da trattare, usando un Drimel, spazzolina di ferro o carta vetrata non troppo grossa, poi fate un buco rotondo in un pezzo di nastrocarta per carrozzieri, del diametro interessato alla stessa zona da trattare, lo attaccate sopra la parte e lì applicate con un pennellino l’antiruggine, quest’ultimo è del tipo che converte la ruggine in ferro.

Dopo di chè, aspettate qualche minuto, il tempo che l’antiruggine si asciughi un po’, e poi togliete il nastrocarta, il giorno dopo rifate la stessa operazione, applicando la vernice con un pennellino.

Il nastro forato serve ad impedire che il trattamento, sia di antiruggine che di verniciatura, vada ad intaccare le zone non interessate.

Aiutate l’asciugatura con un fon, tolto il nastrocarta vedrete che vi resterà un bollino rotondo che potrebbe avere un po’ di spessore di vernice, ma questo è normale se non avete portato a metallo nudo la superficie.

Anche l’antiruggine, che converte in ferro la ruggine stessa, a volte lascia la parte di colore nero, ma questa è una cosa normale, fa parte della caratteristica di questo tipo di prodotto.

 

Come prevenire la formazione di ruggine nelle parti interne

Nella Niva la ruggine si può manifestare in due zone,  in quella interna degli scatolati del pianale ed esternamente sulla carrozzeria stessa, ora vediamo come operare sul primo caso.

La ruggine che si può formare negli scatolati del pianale, nei passa ruota, nel portellone ed all’interno delle portiere è la più subdola e va trattata con una accurata procedura, che può essere svolta anche in tempi diversi su ogni singola parte.

Procuratevi una cera spray per scatolati in formato bomboletta, solitamente fornita di un tubicino lungo circa 1 metro, sulla cui estremità  dell’ugello ha dei fori laterali.

Utilizzate lo spray con il lungo tubicino quando dovete trattare parti interne nascoste, inserendo lo stesso tubicino in tutti quei fori che, per esempio, vedete sotto il pianale, oppure nei fori di viti, sfiati o scoli d’acqua; in pratica, in ogni zona metallica che ritenete necessaria.

Togliete anche i pannelli delle portiere, così come quelli situati a fianco al divanetto posteriore, sotto il pannello che ricopre il portellone e, se riuscite, anche sotto la copertura in plastica del bagagliaio.

Prima di agire con lo spray, infilate bene in fondo il tubicino, poi spruzzando, lentamente sfilate il tubicino, questo farà sì che la cera si distribuisca omogeneamente in ogni direzione.

 

Come prevenire la ruggine sull’esterno della carrozzeria

Un altro tipo di ruggine è quella che si forma sulla carrozzeria esterna, con la caratteristica di risiedere sotto la verniciatura e facilmente osservabile attraverso la formazione di microporosità, piccole “bolle” ruvide al tatto.

Questo tipo di ruggine ha la caratteristica di non essere passante, ma solo superficiale e va trattata come indicato nella prima parte precedentemente esposta.

Per prevenire questo tipo di ruggine bisognerebbe effettuare almeno una volta all’anno (anche due se l’auto non viene solitamente tenuta al coperto) un buon lavaggio esterno di tutta la carrozzeria, asciugarla bene con un panno di daino e successivamente dare un’ intensa passata di cera, del tipo in pasta o quella liquida.

La cera va data con una spugna ben imbevuta di cera stessa (non con uno straccio), successivamente togliere lo strato bianco con un panno di lana, o microfibra, avendo cura di non darla sulle parti in gomma e/o plastica, altrimenti si rischia di diventare matti per toglierla, eventualmente mascherate queste parti con del nastrocarta per carrozzieri.

 

Altri consigli utili

Per prevenire poi  la formazione di ruggine nella parte inferiore, dove ci sono i tiranti, bulloni, molle degli ammortizzatori, etc…, si può agire con del buon WD40 (esiste anche in taniche da 5 litri), utilizzando un normale spruzzatore lo si distribuisce su tutta la scocca e le parti sopra indicate, comprese parti in gomma e plastica, attenzione però a non darlo anche sui tamburi e sui dischi dei freni.

Per tutte le parti in gomma e plastica (supporti, snodi, etc…) per mantenerle sempre morbide, così da evitare che si secchino precocemente,  consiglio di utilizzare della cera spray (meglio se cera d’api), quella che solitamente viene usata per i mobili, la considero meglio di quella per le auto.

Per quanto riguarda invece i cerchioni delle ruote, se volete proteggerli bene dalla ruggine, dategli una bella spazzolata utilizzando una spazzola in acciaio per trapano, successivamente passate del diluente su tutto il cerchione, tipo acquaragia ed alla fine verniciateli utilizzando del colore per alte temperature (tipo per marmitte auto, stufe, etc…) che trovate sotto forma di bombolette spray.

Di queste ne esistono di diversi colori, io vi consiglio un bel nero satinato, è un colore resistente e, se proprio volete fare un bel lavoro, passate il cerchione colorato con una pistola a calore, in modo da rendere più forte e duraturo il fissaggio.

Buon lavoro…

Sostituire l’olio al motore

Di : Riccardo Altamura

Introduzione e scelta del tipo di olio

Sostituire l’olio al motore della Niva è un’operazione molto semplice e assolutamente alla portata di chiunque e, se la sostituzione ve la fate da soli, vi farà risparmiare un po’ di soldi in termini di manodopera, diciamo da un minimo di 10 euro in su, a seconda dell’onestà del vostro meccanico.

L’olio va sostituito almeno ogni 10.000 Km. ed insieme all’olio motore è buona regola sostituire anche il filtro dell’olio, ma veniamo nel dettaglio di cosa abbiamo bisogno prima di procedere.

Come primo consiglio è quello di acquistare un buon olio lubrificante perché va a tutto vantaggio dell’efficienza e della durata del motore, non lesinate sulla qualità.

Come olio è consigliato usarne uno del tipo sintetico; mentre per quanto riguarda la sua gradazione la scelta va in base alla zona (intesa come area geografica), di utilizzo ed in base alla stagione.

Di seguito una tabella riassuntiva dove nella colonna di sinistra è riportato il grado di viscosità consigliata; mentre in quella di destra è indicata la rispettiva temperatura ambientale del periodo di utilizzo.

Grado di viscosità

SAE

Campo di temperatura

Da .. a .. °C

5W – 20 Da -40 a -10
5W – 30 Da -40 a +10
5W – 40 Da -40 a +20
5W – 50 Da -40 a  +10 / +20
10W – 30 Da -30/-20 a +30
10W – 40 Da -30 a +40
10W – 50 Da -30 a +50
15W – 40 Da -22/-15 a +40
15W – 50 Da -22 a +50
20W – 40 Da -10 a +40

Nel  nostro paese (Italia) le gradazioni più utilizzate sono quelle con il grado di viscosità 10W-40 e 15W-40, le quali hanno un’ escursione di utilizzo termico ambientale consono al clima del paese stesso.

Per quanto riguarda il filtro dell’olio, di marche idonee ce ne sono molte, di seguito le principali da richiedere al vostro ricambista di zona:

FIAT 46805829
MANN & HUMMEL W914/2
FAM PH5112
MAHLE OC4
PURFLUX LS149
FIAAM FT5103
FRAM PH9732

Attrezzatura

Passiamo ora a vedere quali sono gli attrezzi necessari per effettuare questa operazione:

– 1          CHIAVE (a cricchetto) DEL 13

– 1          CHIAVE (a cricchetto) DEL 8

– 1          CHIAVE A BRUGOLA DEL 12

– 1          CHIAVE INGLESE DEL 12

– 1          CARAFFA GRADUATA

– 1          CONTENITORE PER RACCOGLIERE L’OLIO VECCHIO

Procedimento

Il cambio dell’olio si può effettuare anche senza alzare l’auto da terra, ma ovviamente l’operazione in questo caso sarà un po’ scomoda, meglio se posizionate la vostra Niva su un ponte idraulico, oppure sollevandola un po’ da terra mettendo le ruote su quattro rispettive rampe.

Per prima cosa andrà smontato in parte il para-coppa che fa, appunto, da protezione al basamento del motore, andrà tolta la parte anteriore centrale, e di seguito quella posteriore centrale, utilizzando per tutte e due la chiave del 13.

A questo punto, dovete togliere la protezione più piccola che si trova a sinistra (tenendo conto come se foste seduti al posto di guida) utilizzando la chiave del 8, la protezione avvitata sulla destra, per questo tipo di intervento, non è necessario toglierla.

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Ora posizionate sotto la coppa dell’olio un recipiente per raccogliere l’olio vecchio che andrete a scaricare, successivamente con la chiave a brugola del 12 dovete svitare il tappo di chiusura dello scarico, se non riuscite con la sola chiave a brugola, aiutatevi facendo forza con una chiave del 12 innestata sulla stessa chiave a brugola.

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Tolto il tappo, l’olio incomincerà ad uscire, attendete qualche minuto fino a quando vedete che non ne scenderà più.

A questo punto dovete sostituire il filtro dell’olio (è quel cilindro che vedete avvitato sul lato sinistro del motore appena sopra la coppa dell’olio), si dovrebbe svitare con le mani, applicando una certa forza, magari usandole tutte e due, se però non dovesse svitarsi, potete utilizzare una chiave apposta chiamata appunto “chiave svita filtro”.

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Appena vedete che di olio non ne esce più, avvitate un nuovo filtro, stringendolo con la forza delle sole vostre mani, non prima però di aver lubrificato con un po’ di olio la guarnizione del filtro stesso.

Avvitate anche il tappo di scarico sotto la coppa, anche quello stringendolo con la sola chiave a brugola, senza usare altre chiavi per aumentare la forza.

Ora è giunto il momento di immettere l’olio nel motore, da manuale la quantità è di 3,75 L., ma come consiglio, vi suggerisco di inserirne prima circa 3,2 L., poi, atteso un tempo ragionevole di qualche minuto, giusto per far scendere tutto l’olio nel basamento, verificate il livello attraverso l’astina di controllo.

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Se dopo il primo riempimento di 3,2L. vedete che il livello è quasi arrivato alla tacca del massimo, non ne aggiungete per il momento dell’altro, all’inizio però verificate il livello ad ogni singolo viaggio che fate, anche breve, in modo da controllare che il livello si mantenga vicino  alla tacca del massimo, eventualmente raboccate.

Tenete presente che tra il livello minimo e massimo, indicato sulla stessa astina, significa una quantità di olio di 0,5 L.

Una volta verificato che dal tappo e dall’innesto del filtro non vi sono perdite di olio, potete procedere al rimontaggio delle protezioni del sotto motore.

 

 

Procedura per acquistare una Niva nuova all’estero (Germania)

di mockba993

Tornando a casa da una fangosa giornata di pesca, dopo aver abbandonato la mia Focus arenata, avevo una sola frase che mi ronzava nella testa…. Perchè non ti compri una Niva 4X4? (suggerimento del mio socio nel buio del lungofiume).

Tra le mura domestiche quindi mi metto subito alla ricerca e comincio a capire cos’è Lada in italia, che tipo di servizio offre e i prezzi a cui mette fuori le auto…; quindi, grazie a un concessionario della brianza, mi permettono di fare un giro su una 4X4M e subito mi innamoro della bestiolina sovietica (non di quella in prova che molto probabilmente aveva preso un pietrone a 100 all’ora ed era tutta scampanata).

Peccato che cercando su importanti motori di ricerca di auto nuove e usate scopro che le offerte migliori e le reti di distribuzione più importanti sono tutte fuori dal bel paese… c’è da comprarla fuori dall’Italia…

Così mi attivo alla ricerca di un auto ufficiale pensando che in questo modo avrei esteso la garanzia dei 2 anni in Italia,  come per qualsiasi altra casa automobilistica (cosa che mi era stata assicurata dal noto importatore italiano e che poi non è stata mantenuta, scopriremo che non ci servirà…).

Di seguito vi espongo, passo per passo, come muoversi.

PRIMA MOSSA : spedire a più concessionari possibili presi dalla rete ufficiale lada.de, lada.fr, lada.uk, ecc, una richiesta di preventivo. Nel mio caso lada.de 

SECONDA MOSSA: scegliere il concessionario più vicino a casa, per far sì che dopo l’acquisto sia gestibile anche il ritiro, che volevo eseguire io personalmente  (….una bisarca che porta l’auto al posto vostro può costare sui 300 euri ogni 2 o 3 cento km…). 

TERZA MOSSA: farsi spedire via mail un preventivo con firma e un contratto di vendita con ben chiare condizioni del veicolo , oltre a una scannerizzazione del c.o.c e dell atto di proprietà (che in caso di auto ufficiale sarà intestato per l’appunto alla sede centrale di Lada del paese con cui state contrattando).

QUARTA MOSSA: saldare l’auto per intero (stiamo parlando di veicolo nuovo mai immatricolato venduto in condizioni di nuovo senza alcun danno tutto scritto nero su bianco). Attenzione perchè tutto quello che è scritto va assolto dal concessionario, gli accordi verbali rimangono tali e a fiducia.

Il saldo va eseguito SENZA IVA/VAT/MwSt chiamatela come volete, ma non va pagata nel paese dove prendete l’auto, la pagherete in Italia tramite apposito modulo f24 per importazione auto UE.

QUINTA MOSSA: ricevere a casa contratto di vendita , c.o.c (in originale) con fahrzeugbrief bianco non vidimato dal Tuv, e importante per la pratica di immatricolazione ricevuta fiscale del concessionario.

SESTA MOSSA: pagare i bollettini per immatricolazione e targhe 9-30-40 euro più compilazione modello tt2119 ritirabile presso la motorizzazione; pagare f24 sulla fattura emessa dal concessionario.

SETTIMA MOSSA: consegnare il plico alla motorizzazione presso lo sportello nazionalizzazioni.

OTTAVA MOSSA: 7gg. dopo ritirare targhe e libretto; pagare IPT al PRA…

La vostra auto comprata in Germania è ora ufficialmente una mangia pizza come voi.

NONA MOSSA: prendere i biglietti più low cost per arrivare nella città dove avete preso l’auto; attaccare le targhe, libretto nel cassettino e BUON VIAGGIO.

Di seguito trovate dei link essenziali per districarsi nell’acquisto e qualche esempio di mail .

Grazie per l’attenzione e buona Niva !

http://www.lada.de/ Germania

http://www.xn--ladaespaa-s6a.es/  Spagna

http://www.lada.fr/  Francia

http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_membri_dell%27Unione_europea   stati per il quale è valida la procedura illustrata nella guida

http://www.eu-verbraucher.de/en/consumer-topics/motor-vehicles/buying-a-car/tax-and-purchase/    normativa IVA

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32010R0461:EN:NOT

http://europa.eu/legislation_summaries/consumers/protection_of_consumers/l32022_de.htm legge su garanzia europea e diritti

http://www.aci.it/i-servizi/guide-utili/guida-pratiche-auto/importare-un-veicolo.html   direttive aci su importazione auto ue

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Strumenti/Modelli/ModulisticaAP/Modelli+di+versamento+(F23-F24)/Modello+F24+IVA+immatricolazione+auto+UE/   pagina per scaricare f24 per il pagamento

http://servizi.seac.it/documenti/bd/sp/approfondimento-professionale.pdf   trovate i codici tributo da indicare nell’ apposita casella dell f24

http://www.eurolines.it/ compagnia di autobus a prezzi molto bassi

http://www.edreams.it/  biglietti aerei scontati

Di seguito esempi di e-mail in lingua inglese

Per info acquisto:

Hello,I m Italian and I m very interested in buying a Lada Niva at your showroom.

I need a new Lada 4x4 I would like to know if you have already sold something in Italy and if you can help me to prepare documents for export.

I will personally bring in Italy the car and I will bring from Italy plates and documents.
I need to be sure that you are official Lada sellers, and I need to agree with you about warranty, because here we don't have an official Lada importer.
Thank you very much, 
Best Regards

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Per mettersi d'accordo su IVA e garanzia:

For warranty the purchase intra UE is ruled by european law 99/44/EC:
So I ask you, for my safety and yours, to prepare the contract of warranty in 2 languages german-english and specify there your conditions.
Another law rules that consumer can bring the car to any service to make the check (5000km 10000km etc);  the seller and his partner must provide correct instructions about how to do the check:
The VAT for new cars must be payed in the country where the car will be registered. On your receipt you should specify that the purchase is made for export, whitout VAT.
So I kindly ask you a pair of things before concluding everything:
can you prepare the contract of sell and warranty in 2 languages (german-english); can you give me all indications to make periodical control on car, to give to my service.
For VAT: can you specify on receipt that the selling is for export and so I will pay for it in Italy.
Thank you so much!
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Cicalino (buzzer) luci accese

Di : Riccardo Altamura

da un’idea di : Alessandro Ancarani

A quanti di voi è capitato di trovarsi con la batteria a terra perché, dopo aver spento la propria Niva, si è dimenticato le luci accese?

Purtroppo è un fatto abbastanza consueto, solo nei recenti modelli è stato introdotto lo spegnimento “automatico” dei fari anabbaglianti quando si spegne il motore, lasciando accese solo le luci di posizione, proprio per ovviare a questo inconveniente.

Con un semplice ed economico dispositivo riusciamo comunque a risolvere in maniera soddisfacente questo problema, dotando la nostra Niva di un segnale acustico, non appena spegniamo il motore e lasciamo inavvertitamente le luci accese.

Acquistate un cicalino (buzzer) da 12V, si trova facilmente nei negozi di elettronica che li vendono con un prezzo che si aggira intorno ai 3 euro, oppure lo potete trovare anche  dove vendono accessori per auto, ma lì solitamente costano un po’ di più.

Poi servono due faston ad anello di misura piccola, giusto per serrare i terminali dei fili elettrici sottili del cicalino, costo circa 20 centesimi.

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Una volta che avete collegato i due faston con i terminali del cicalino, aprite la scatola dei fusibili, a questo punto, sollevate con un piccolo cacciavite la linguetta inferiore che tiene il fusibile n. 2 ed inserite, tra il contatto e la base del fusibile stesso, uno dei due anelli del faston (la polarità non ha importanza).

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Fatto questo, rilasciate il contatto togliendo il piccolo cacciavite che avete usato per fare leva e fate in modo che la base di contatto del fusibile si inserisca all’interno dell’anello del faston e venga ripristinato il conatto elettrico. Fate la stessa operazione collegando l’altro terminale al fusibile n. 8.

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Terminata questa operazione, richiudete la scatola dei fusibili con la sua copertura, facendo in modo di portare il cicalino fuori da quest’ultima e facendo passare i due fili intorno al gancio di chiusura.

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Ecco ultimato il vostro “allarme luci accese”, ora, se nonostante il cicalino la batteria vi si scaricherà nuovamente, la causa sarà, molto probabilmente, perché vi siete dimenticati l’apparecchio acustico a casa…