di Luigi Bonafede
Da un certo momento in poi la Niva ha montato delle elettroventole al posto della ventola fissa.
Sono 2 elettroventole montate su un supporto rettangolare che è posizionato davanti al radiatore.
Quando una delle 2 ha ceduto (nota: in presenza dell’aria condizionata le ventole girano continuamente quando è accesa)
ho comprato la elettroventola in rete… Ma pur essendo QUASI uguale, non è stato possibile montarla nel frame predisposto…
Quindi avendo ormai smontato il tutto sopperii con delle spazzole adattate con molto tempo, pazienza e carta vetrata.
Poi con in mano una vecchia spazzola mi sono messo alla ricerca della “spazzola” giusta….
Non sapete che piacevole sorpresa nel trovarle da un vecchio ricambista …
Si tratta di una Magneti Marelli, quelle che ho trovato io sono compatibili, ma col codice originale si possono comprare anche in rete…(nota cliccando sulle immagini si ingrandiscono)
Per smontare le ventole occorre smontare il radiatore, ma nel mio caso anche quello dell’impianto di condizionamento.
Ho smontato i tubi del collegamento acqua ( dopo aver svuotato il radiatore in una vasca di recupero).
Normalmente il radiatore ha 2 viti all’interno verso il motore che stringono il radiatore verso il frontale con 2 supporti in gomma, ed in basso poggia su 2 supporti su cui presumo fosse avvitato.
Presumo, perché nella mia avendo inserito davanti all’originale un radiatore aggiunto il primo viene a trovarsi spostato di 5cm e quindi non era fissato in basso ( ho messo poi io delle fascette da elettricista)
La cornice è infilata in basso con 2 perni in plastica in dei fori, in alto a seguito modifica nella mia erano trattenute dal radiatore e da 2 fascette ( impianto A.C. montato veramente male) ma presumo ci fossero delle viti….
Una volta smontata occorre svitare la ventola dal motore con un dado da 10 e poi sfilarla, attenzione perché il perno è tondo ed ha un foro in cui è infilato un piccolo tondino di ferro che fa da traversina per far girare la ventola ( se si perde basta un chiodino tagliato….) dopo aver sfilato la ventola meglio estrarre il chiodino e riporlo perché si fila e si perde con facilità….
Si svitano i 3 dadi da 10 che trattengono il corpo motore sulla cornice delle ventole, e si può aprire il motore che è tenuto chiuso da 4 bulloni sottili e lunghi da 7 che lo attraversano da parte a parte.
Una volta aperto il motore si vede una placca di plastica con un foro centrale, nel foro passa l’alberino del rotore,
estraendo la placca sotto si vedono le spazzole che sporgono dai contenitori in lamiera.
Le spazzole sono inserite in scatolati di lamiera, una molla li spinge verso il rotore, il fondo dei supporti delle spazzole si apre con un cacciavite piegandolo verso l’alto, ma attenzione alla molla che scappa via.
Lo scatolato ha una fessura in cui scorre la treccia di rame…
La treccia è saldata su un piolino, occorre un saldatore potente per sciogliere e risaldare…
Attenzione a posizionare la treccia in modo che poi abbia la giusta escursione.
Inserite le nuove spazzole si deve inserire la molla e trattenerla compressa dentro aiutandosi con un cacciavite a taglio piccolo inserito nella fessura, ripiegando il fondo dello scatolato di lamiera ( attenzione a non forzare o farlo troppe volte pena rottura) si blocca la molla e la spazzola.
Per rimontare occorre tenere le spazzole spinte per allargare il foro e poter inserire il blocchetto su rotore del motore…
Si rimontano i 4 bulloncini, poi si mette il perno, si infila la ventola e si stringe il dado da 10
SI riposiziona la elettroventola sulla cornice e si blocca con i 3 dati…
e si rimonta il tutto in ordine inverso…
MA prima si collegano e si prova ( se si a l’A.C. si accende e partono le ventole) oppure si collega con fili volanti alla batteria e si testano una per volta